Ieri poteva concludersi la telenovela di mercato che vede protagonisti Lotito, Squinzi, Sassuolo e Lazio, invece qualcosa non è andata per il verso giusto ed è tutto da rifare…

Acerbi sì, Acerbi no, la terra dei cachi…

Qualcuno aveva già gridato all’ “Habemus Difensore”, aspettavamo di vedere la fumata bianca venir fuori dal comignolo di Formello, ma tutto cambia nel giro di una lancetta d’orologio e così, all’improvviso, la fumata ha assunto color grigio antracite tendente al nero.

Il povero Acerbi è l’unico che paga lo scotto di questo braccio di ferro, il calciatore infatti ha chiesto esplicitamente la “liberazione” al patron neroverde disertando addirittura le visite mediche.

Voci di corridoio ieri sera borbottavano del piccolo passo in avanti fatto da parte del club capitolino, quasi un primo cedimento, a quanto si raccontava Tare aveva tolto dal piatto il cartellino di Danilo Cataldi, messo 10 mln più bonus avvicinandosi così a colmare il gap tra richiesta ed offerta.

Squinzi però è un osso duro e, come oramai siamo abituati a sentire, ha risposto nuovamente “no”. I colloqui non si sono interrotti, ma l’indisponenza emiliana ha sicuramente infastidito Tare.

Cosa si fa a questo punto? Si potrebbe giocare la carta del cordiale abbandono ed il saluto al tavolo delle trattative aspettando Badstuber svincolato per esempio.

Francesco Acerbi forse dovrà riporre nel cassetto il sogno che lo aveva portato all’ombra del Colosseo e con questo salutare l’occasione della carriera.

L’ “antipatia” di Squinzi sta spingendo la Lazio a virare altrove e la telenovela potrebbe essere giunta ai titoli di coda.

È addio? Forse sì, forse no e rimaniamo nel limbo della “terra dei cachi”, di certo il difensore del Sassuolo non sarà dimenticato del tutto, però sarà accantonato perdendo il bollo di “priorità”.

 

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